Chiesa di San Vitale

Interessante facciata con riquadri in cui il mattone si alterna all’intonaco

Chiesa di San Vitale

Custodisce i tredici simboli processionali della Passione

Fu costruita sulla fine del Trecento ma venne completamente rimaneggiata e in buona parte riedificata nella seconda metà del Settecento. Presenta un’unica navata con tre altari in stucco realizzati da Benedetto Silva nel 1777. Il presbiterio sull’altare maggiore custodisce la tela della Trinità e sulle pareti quelle del Martirio dei Santi Gervasio e Protasio e del Martirio di San Vitale tutte dipinte dal pergolese Antonio Concioli (1739-1820).
La nicchia dell’altare di destra conservava il gruppo in legno intagliato e dipinto raffigurante San Vitale e i figli Gervasio e Protasio realizzato da un anonimo scultore marchigiano sul finire del XV secolo (in deposito presso il Museo dei Bronzi Dorati).

Era in dotazione alla chiesa un prezioso stendardo (cm 280×226) dipinto su un’unica tela, raffigurante da un lato San Vitale a cavallo e i figli Gervasio e Protasio, e dall’altro la Caduta della Manna, appartenuto alla Confraternita dei Battuti del Santissimo Crocifisso, probabilmente dipinto da Claudio Ridolfi (1570-1644) e dall’allievo Girolamo Cialdieri (1593-1646), ripulito da Pietro Ugolini (1710-1780 ca.) nel 1761 (in deposito presso il Museo dei Bronzi Dorati).

La chiesa è oggi sede della Compagnia del Santissimo Crocifisso e custodisce gli arredi sacri della processione del Venerdì Santo.

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