Ex chiesa di Santa Maria di Piazza

Esisteva già più di due secoli prima della fondazione di Pergola

Ex chiesa di Santa Maria di Piazza

Della costruzione romanico-gotica originaria rimangono poche tracce

In origine qui esisteva un piccolo tempietto dedicato alla Madonna risalente all’anno Mille di pertinenza dei monaci di Sitria. Fu completamente trasformata nel 1831 assumendo l’aspetto attuale. Appoggiava sul muro della chiesa un pergolato di viti dal quale deriva il nome Pergola.

 

L’interno a navata unica, conservava nel primo altare di sinistra la tela raffigurante San Carlo Borromeo, opera notevole di Claudio Ridolfi (1570-1644) (in deposito presso il Museo dei Bronzi Dorati), al suo posto oggi si trova la tela Cristo alla Colonna attribuita alla bottega di Claudio Ridolfi e proveniente dal Duomo.

Il secondo altare di sinistra accoglie la tela della Madonna del Rosario di Scuola Emiliana del XVII secolo.

Il primo altare di destra custodisce il Transito di San Giuseppe opera seicentesca copia di quella presente nella chiesa di san Paterniano a Fano dipinta da Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino.

Nel secondo altare di destra abbiamo la Circoncisione, opera di un anonimo artista del Seicento che si rifà alla pittura nordica.

L’altare maggiore in legno dorato, collocato da qualche tempo prima dell’area presbiterale al centro della navata, custodisce una scenografica Annunciazione seicentesca di anonimo artista.

Sono qui esposte dal 2014 una serie di ex voto provenienti dalla chiesa di santa Maria dell’Olmo dipinte tra Seicento e Novecento.

Dopo il terremoto del 1997 che colpì Marche e Umbria, durante i lavori di consolidamento della chiesa, viene alla luce un affresco di considerevoli dimensioni della prima metà del XV secolo nella parete absidale del presbiterio. Gli affreschi sono attribuiti a Giovanni Antonio da Pesaro della Bottega dei Bellinzoni di Parma per le grandi affinità con le sue opere conosciute.  Il soggetto iconografico rimanda all’Albero della Vita con il Cristo crocifisso al centro (non più presente) e ai lati, a sinistra, la Vergine dolente con le pie donne e San Giovanni Evangelista, e a destra san Giovanni Battista e sant’Atanasio Vescovo. L’affresco è coronato da una decorazione di medaglioni, attorniati da fronde arboree, contenenti busti femminili e maschili, probabili Sibille e Profeti, recanti cartigli con iscrizioni a caratteri gotici.

Purtroppo l’intera parte centrale fu deturpata dalla nicchia scavata nel muro per collocare il maestoso altare in legno del XVII secolo, eccezione fatta per un frammento raffigurante il volto del Cristo, ritrovato alcuni anni fa nella canonica del Duomo e oggi ricollocato nella sua posizione originale.

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