Il Museo

Raccoglie opere provenienti prevalentemente dal territorio di Pergola

Museo dei Bronzi dorati e della Città di Pergola

Nel 2019 la sala dei bronzi Dorati è stata dotata di un allestimento multimediale

Il museo dei Bronzi dorati e della Città di Pergola ha sede nel trecentesco ex-convento di San Giacomo e raccoglie opere di rilevante interesse storico-artistico provenienti dal territorio comunale. Inaugurato il 9 ottobre 1999, il museo accoglie i Bronzi Dorati, l’unico gruppo di bronzo dorato giunto dall’età romana ai nostri giorni, una delle scoperte archeologiche più importanti del XX secolo

Le quattro sezioni che costituiscono il polo museale (storico-artistica, numismatica, archeologica, e d’ arte contemporanea) si articolano attorno al chiostro in una sorta di percorso circolare.

SEZIONE STORICO-ARTISTICA: raccoglie una serie di opere (dipinti, sculture arredi in legno, stampe e disegni) databili tra il XIV e il XVIII secolo, realizzate prevalentemente da artisti ed artigiani del centro Italia. Tra le opere più importanti si possono segnalare il San Carlo Borromeo (1626) del veneto Claudio Ridolfi e il Polittico di San Giacomo (fine XV- inizio XVI sec.) attribuito ad un anonimo artista marchigiano.

SEZIONE NUMISMATICA: è costituita da una collezione di 238 monete provenienti dalla raccolta del parroco pergolese Don Giovanni Carboni, coniate per la maggior parte da zecche pontificie verso la fine del XVIII secolo.

SEZIONE ARCHEOLOGICA: oltre ai bronzi dorati da Cartoceto di Pergola conserva due mosaici policromi, datati al IV-V secolo d.C., che costituivano parte del pavimento dell’area cortilizia di una villa rustica rinvenuta a Montesecco (frazione del Comune di Pergola), alcuni reperti ceramici, una stele funeraria (50 d.C.) e tre corredi funebri (II a.C. – II d.C.).

SEZIONE ARTE CONTEMPORANEA: composta da tre sale, è dedicata all’artista pergolese Walter Valentini (1928-2022), esponente di spicco dell’astrattismo lirico italiano ed europeo. Si tratta di una serie di acqueforti realizzate in occasione del bicentenario (1798-1998) della nascita di
Giacomo Leopardi e inserite all’interno di libri di altissimo pregio, frutto del connubio artistico tra
il Valentini e la Casa Editrice Unaluna. Nelle sale espositive sono visibili anche le lastre originali
incise dall’artista che danno all’insieme una valenza didattica di notevole rilevanza. La sezione
d’arte si completa con alcune acqueforti del Valentini dedicate a Galileo Galilei.

I Bronzi Dorati furono rinvenuti casualmente a Cartoceto, frazione del Comune di Pergola, nel 1946 da due contadini durante dei lavori di scavo. Le statue, ritrovate in uno stato frammentario e ricomposte attraverso tre interventi di restauro, rappresentano un gruppo famigliare formato da due figure femminili stanti e da due cavalieri in veste militare con cavalli riccamente ornati. Secondo l’ipotesi al momento più accreditata il gruppo risalirebbe all’età tardo-repubblicana (50-30 a.C.) e rappresenterebbe una famiglia d’alto rango legata probabilmente al territorio marchigiano.

Dal 2019 i Bronzi sono impreziositi dalla sala immersiva realizzata dal fisico e divulgatore scientifico Paco Lanciano, consulente di Piero Angela. Il visitatore, grazie alla voce narrante, ai suoni, alle luci, alle immagini proiettate, viene calato in un’atmosfera suggestiva ed emozionale: si tratta di un modo nuovo ed originale di raccontare e di fruire l’opera d’arte.

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